SINTESI della TERZA COMUNICAZIONE DI DON DARIO VITALI

PERCHÉ IL DISCERNIMENTO PASTORALE
DIVENTI STILE DELLA CHIESA

Dal processo del Discernimento Pastorale alla costituzione di una Chiesa "discernente"
Il discernimento pastorale chiama in gioco un elemento peculiare del magistero di Francesco e una caratteristica essenziale della Chiesa: la Sinodalità. In questo modo tutta la Chiesa, tutto il Popolo di Dio, ognuno per parte propria, è chiamato ad intervenire nella vita ecclesiale.
Tale partecipazione, radicata nel sensus fidei (cfr. LG 12; EG 119), è parte integrante del processo sinodale, nel quale il discernimento non sarebbe pienamente ecclesiale se prescindesse dall'ascolto del Popolo di Dio. Il papa, nel suo discorso in occasione dei 50 anni dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi, come pure nel suo intervento al convegno di Firenze, ha mostrato come nel processo sinodale entrino, ciascuno per la propria parte, diversi soggetti - il Popolo di Dio, i Pastori, il Vescovo di Roma - che contribuiscono al discernimento.

Commenti

  1. Non sempre l'ascolto e' sufficiente per il discernimento pastorale. Comunque e' necessaria la contestualizzazione e la prossimità con "l'altro"

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  2. Solo da un vero discernimento comunitario corresponsabile può scaturire un percorso pastorale guidato dallo Spirito di Dio capace di incidere nel cuore di tutti i battezzati e diventare azione condivisa nel quotidiano.

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  3. Una Chiesa "popolo di Dio" ? Una Chiesa "circolare"? Per ora un sogno, un'utopia! Non realizzabile finchè quella "piramidale" predomina e non vuole prendere in considerazione alcun cambiamento. Vedasi l'emarginazione dei laici e della donna in particolare.

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