SINTESI della SECONDA COMUNICAZIONE DI DON CATALDO ZUCCARO

PER COGLIERE IL DINAMISMO
PROPRIO DEL DISCERNIMENTO PASTORALE
Il processo del Discernimento Pastorale a partire da Amoris Laetitia
 
Per cercare il dinamismo del Discernimento Pastorale occorre prima cogliere e far emergere elementi illuminanti dell’Amoris Laetitia. Ci troviamo così accompagnati verso un discernimento “familiare”, “pastorale”, “misericordioso”, “di amore”, “dottrinale” e vissuto “con modestia”.
Queste considerazioni ci spingono ad un discernimento personale e pastorale che faccia emergere in maniera chiara e prioritaria l’attenzione alla persona ed alle situazioni all’interno della quale si colloca. Ogni singola persona andrà sempre inserita in uno sguardo ad ampio raggio che colga anche l’unità del soggetto ecclesiale e della famiglia umana. Occorrerà riconoscere negli atti della persona il “sacramento”, la manifestazione di quella più profonda ricchezza interiore che è il fine della nostra ricerca nel discernimento, ma anche l’ambito vero del nostro servizio ecclesiale. Siamo perciò chiamati a custodire nel vissuto ecclesiale tre nuclei fondamentali ed imprescindibili anche nel loro interagire: Verità, Misericordia, Coscienza.

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Il soggetto del discernimento non è lo specialista, è il cristiano.

    RispondiElimina
  3. Un pastore non può sentirsi soddisfatto applicando solo norme morali come pietre lanciate su chi vive situazioni irregolari ... Andare Oltre le norme ... Attenzione alla complessità della vita :-)

    RispondiElimina
  4. Nessuno sia escluso ... Convivialità delle differenze.

    RispondiElimina
  5. È vero. Tanto semplice quanto difficile. Oggi più che mai mi trovo a fare i conti con la mia coscienza e con quella degli altri. Il discernimento nè sempre viene fuori. ....facilmente.

    RispondiElimina
  6. Ma quanti laici hanno il coraggio di esprimere il loro pensiero liberamente all'interno degli organismi pastorali (dove ci sono) senza correre il rischio di essere emarginati e mortificati? Questa è la realtà di tutti i giorni. Lo dimostrano, nel loro piccolo, anche i pareri anonimi qui espressi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie per aver condiviso la tua riflessione!